AMBIENTALISTA? NO, VERDE D'INVIDIA

marted�, 11 novembre 2014

L'hanno definita "l'invidia verde": dimostrare di essere sensibile all'ambiente come i vicini. Chi vede i pannelli sul tetto a fianco � facile che li installi

E’ la solita ricerca americana. Uno di quegli studi che, spesso, ci sembrano inutili e bizzarri. Eppure una motivazione ci sarà se in un dipartimento universitario si mette a caccia di dati. yale.jpgEcco, in questo caso si volevano appurare in maniera scientifica le ragioni alla base della scelta di passare all’energia solare. E i dati sono diversi da quelli che ci saremmo attesi.

Qual è la motivazione principale? Almeno per le zone vicino alle università di Yale (nella foto) e del Connecticut, tra gli stimoli principali c’è quello che i ricercatori hanno definito “l’invidia verde”: se vedo dei pannelli fotovoltaici o solari termici sul tetto dei miei vicini di casa, sarò spinto a farlo anch’io. Le percentuali: in sei mesi le installazioni aumentano del 44% nel raggio di 800 metri e del 39% tra gli 800 metri e il chilometro e mezzo.

Perché invidia verde? I ricercatori universitari spiegano che, in effetti, si tratta di diventare “verdi” e di dimostrarlo con i fatti. Emulando i nostri vicini che hanno già installato i pannelli.

Un altro dato che viene fuori dalla ricerca è che, a differenza di quanto si possa pensare, sono le classi medie ad installare pannelli solari, e non quelle agiate.

In effetti, conclude la ricerca, le motivazioni sociali e quella punta di "invidia verde” sono più decisive delle scelte politiche o della effettiva sensibilità ai temi ambientali. Tutto il mondo è paese…