CAMBIA LA FACCIA DEI POLI E DELLE ALPI

marted�, 02 settembre 2014

Lo scioglimento accelera e scompaiono 500 chilometri cubici di ghiacciai all'anno. I risultati delle nuove ricerche satellitari e l'allarme degli scienziati. Il problema devastante del cambiamento climatico

Ogni anno diciamo addio a 500 chilometri cubici di nevi “eterne” sui due poli. Lo scioglimento dei ghiacciai sta accelerando. Per la prima volta le misurazioni sono avvenute con le nuove tecnologie satellitari, e i dati che sono stati scaricati sui computer dei ricercatori hanno allarmato la comunità scientifica: la scomparsa dei ghiacciai è più rapida di quel che si era calcolato finora. Per la precisione, si tratta di 500 km3 all’anno.

La rilevazione è stata effettuata sulle calotte polari, sorvolando con il satellite Esa CryoSat la Groenlandia cambiamento-climatico-ubisol.jpgnell’emisfero nord e l’Antartico in quello sud. E’ il dato peggiore da quando si misurano le nevi dei poli, ossia da 20 anni. Raddoppiati, di conseguenza, l’innalzamento delle acque costiere e la scomparsa di tratti di costa.

La causa è quella che tutti conosciamo: l’inquinamento. E’ dall’impronta ecologica che stiamo lasciando sul pianeta che deriva il cambiamento climatico e, con esso, lo scioglimento dei ghiacciai. Se 500 chilometri cubi all’anno scompaiono dai poli, non stanno meglio le catene montuose dei cinque continenti, a partire dalle Alpi, dove entro 100 anni si calcola che spariranno l’80 per cento delle nevi che una volta eravamo autorizzati a chiamare "eterne".

L’unico modo per contrastare il fenomeno è inquinare di meno. Non ci sono altre strade. E non ci sono scusanti per nessuno: anche i nostri piccoli gesti quotidiani e le nostre abitudini di vita influiscono sui disastri ambientali. A partire dalle scelte che si fanno per l’energia da consumare in casa. Passare, ad esempio, alle rinnovabili è un gesto che fa bene alle nostre tasche e al pianeta.