COMUNE DI RIMINI, AL VIA IL BANDO PER I LAVORI IN CASA

gioved�, 12 febbraio 2015

Parte il 2 marzo prossimo la corsa per aggiudicarsi una fetta dei 500mila euro che il Comune di Rimini mette a disposizione di chi vuol effettuare lavori in case e appartamenti. ECCO IL VIDEO CON LE SPIEGAZIONI

Domande al via il 2 marzo 2015. bando-rimini-lavori-efficienza-energetica-ubisol.jpgE' in questa data che parte lo sprint per aggiudicarsi i soldi a fondo perduto stanziati dal Comune di Rimini. Gli incentivi finanziano i lavori per l'efficienza energetica di case e appartamenti. A disposizione mezzo milione di euro.

Ecco qui sotto un breve video in cui Marco Polazzi spiega come funziona il bando, chi può chiedere i fondi e per quali lavori. Per ogni altra informazione e per sopralluoghi e progetti gratuiti Ubisol è a disposizione al numero verde 800 131 847 o all'indirizzo mail info@ubisol.it.

 

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Bollette di casa troppo care? A tagliarle ci pensa il Comune.fotovoltaico-ubisol-condominio 1.jpg

Mezzo milione di euro per finanziare i lavori su impianti, pareti e tetti di edifici esistenti. Il requisito essenziale è che si tratti di interventi che migliorino di almeno il 25% l’efficienza energetica dell’immobile. E’ l’opportunità che il Comune di Rimini mette a disposizione dei propri cittadini a partire dal 2 marzo. Ad esempio, tra gli altri, vengono finanziati interventi per il solare termico, il fotovoltaico, le pompe di calore e gli impianti di riscaldamento, i sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore, infissi e cappotti termici. Il bando è curato dall’assessorato all’Ambiente, che lo ha pubblicato anche sul suo sito.

Le tipologie di contributo

L’amministrazione comunale concede contributi in conto capitale o in conto interessi. Per alcuni lavori si possono ottenere finanziamenti a fondo perduto fino al 30%. Per semplificare: se si investono in lavori e progettazione 10mila euro, il Comune ne rimborsa 3mila. In pratica, grazie al bando si ottiene uno “sconto” di un terzo sui lavori per la propria casa o il proprio appartamento.

Esiste anche la possibilità di ottenere fondi in conto interessi: in questo caso l’amministrazione rimborserà fino all’80 per cento degli interessi del prestito che il proprietario di casa ha attivato per effettuare l’intervento. Una strada, quest’ultima, interessante se si vogliono investire grandi cifre.

L’esito della domanda si ottiene entro sessanta giorni dalla presentazione e, da quel momento, si hanno fino a 30 mesi di tempo per effettuare i lavori. A rendicontazione degli interventi, il contributo viene versato sul conto corrente del beneficiario.

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Le domande si possono presentare dal 2 marzo 2015 e fino a esaurimento dei fondi . Un’avvertenza: il bando è del tipo cosiddetto “a sportello”. L’ordine cronologico di presentazione delle domande è quindi fondamentale. Il rischio è che si inoltri la richiesta quando i 494mila euro  di fondi siano stati ormai assegnati tutti. E’ anche vero che lo stesso bando chiarisce che “la dotazione potrà essere integrata dalle risorse che si renderanno disponibili dalla gestione ‘bollino calore pulito’”.

Quali lavori rientrano tra quelli finanziabili? L’assessorato all’Ambiente spiega che “sono ammissibili ad agevolazione gli interventi di manutenzione e di ristrutturazione finalizzati alla riqualificazione energetica degli impianti e all’involucro degli edifici esistenti, collocati nel Comune di Rimini, che garantiscano un abbattimento dei consumi uguale o maggiore al 25% assicurando di conseguenza anche una diminuzione delle spese energetiche”.

Sempre facendo riferimento al bando, ecco  una breve lista di alcuni dei lavori ammessi:  installazione di pannelli fotovoltaici o del solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria; adozione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore per singola unita abitativa oltre alla realizzazione della ventilazione forzata; sostituzione del generatore di calore (ossia la caldaia); coibentazioni e infissi.

Chi può fare domanda?

L’energy manager del Comune di Rimini, l’ingegner Monia Colonna, ha spiegato in una recente presentazione del bando organizzata dall’Ordine degli ingegneri, che i finanziamenti sono destinati esclusivamente a immobili residenziali. Una caratteristica ribadita, nella stessa occasione, anche dall’assessore all’Ambiente di Rimini, Sara Visintin. Tra i beneficiari,  il documento dell’amministrazione indica “proprietari o titolari di diverso diritto reale o di godimento degli edifici collocati nel Comune di Rimini”. Possibilità di intervento esistono anche per le parti comuni dei condomini fino a nove unità abitative. Insomma, una platea vasta di beneficiari che dovrebbe assicurare una buona risposta al bando, ottenendo così il risultato di tagliare le spese di casa e l’inquinamento.

Fondi del Comune combinati con quelli statali. Ecco come moltiplicare i benefici.marco-polazzi-ubisol-4.jpg

A ben guardare, tutti i lavori previsti dal bando potrebbero beneficiare anche di incentivi statali. Marco Polazzi, uno dei soci del Gruppo Ubisol, l’azienda riminese specializzata in efficienza energetica, spiega sorridendo che “il punto è delicato e bisogna muoversi con i piedi di piombo, altrimenti c’è il rischio di perdere capra e cavoli. Va subito detto che c’è la possibilità del cosiddetto cumulo, quindi si possono sommare gli aiuti del Comune di Rimini a quelli del 50% di detrazioni fiscali per le ristrutturazioni o del 65% per interventi d’efficienza energetica e, infine, agli incentivi del  conto energia termico. La strada certa è quella di chiedere gli incentivi statali sulla parte residua dell’investimento”.

Un esempio può aiutare a comprendere il sistema di cumulo: “Cerco di spiegarmi  - continua Marco Polazzi -. Se si effettuano lavori per 10mila euro, 3mila euro li finanzia il Comune. Sui restanti settemila si possono chiedere, ad esempio, le detrazioni fiscali del 65% per interventi di efficienza energetica. Per tornare all’esempio, su una spesa di 10mila euro il bando riminese ne finanzia 3mila e altri 4.550 euro si recuperano con le detrazioni fiscali. Quindi su un lavoro da 10mila euro, se ne spendono realmente solo 2.450. Il vantaggio è davvero enorme ma, ripeto, occorre muoversi conoscendo norme e regole”.