IN TOUR A RIMINI LA CASA DEL FUTURO

venerd�, 04 marzo 2016

La Romagna sar� una delle sei tappe italiane del tour. Il modulo abitativo a zero consumi � nato dal concorso del Politecnico di Torino. Biosphera in Riviera da luglio a settembre

Dal primo luglio al 15 settembre l’abitazione passiva farà tappa a Rimini. biosphera-dalla-pagina-fb-del-progetto.jpgRomagnoli e turisti potranno così guardare da vicino la casa a zero consumi nata dall’iniziativa del Politecnico di Torino e dell’università della Valle d’Aosta. Biosphera, questo il nome del progetto, è un modulo abitativo di 25 metri quadri che vive (è il caso di utilizzare proprio questo verbo) producendo da sé l’energia che consuma. E inquinando praticamente zero.

Aktivhaus, l’azienda che ha realizzato il modulo in legno, insieme agli altri partner del progetto ha deciso di portare la casa in tour. Un modo per far toccare con mano alle persone una costruzione che sarebbe stata pura utopia solo qualche anno fa. Così il primo marzo è partito da Courmayer un tour italiano in sei tappe – di cui quella estiva a Rimini – durante il quale la casa sarà abitata da volontari che racconteranno le loro esperienze, testando l’abitazione e il suo comfort dalla neve delle montagne valdostane al solleone della riviera adriatica.

L’iniziativa ha coinvolto anche i giovani progettisti: cento studenti di architettura e ingegneria provenienti da diversi atenei italiani hanno partecipato ad un concorso lanciato dal gruppo Woodlab del Politecnico di Torino e dalla start up Be-eco, sviluppando quindici concept: “Ha vinto quello presentato da sei studenti del Politecnico di Torino DAD, è stato assunto come linea guida per sviluppare il modulo abitativo BiosPHera 2.0”, spiegano gli organizzatori del tour.

“Una Passivhaus  - continuano - è un edificio biosphera-x-ubisol.jpgche deve rispettare determinati criteri: fra gli altri, il fabbisogno termico per riscaldamento (energia utile per il riscaldamento dell’aria ambiente) ed il fabbisogno frigorifero per raffrescamento (energia utile per il raffrescamento dell’aria ambiente) devono rimanere al di sotto di 15 kWh/m2 anno, il fabbisogno di energia primaria deve essere minore di 120 kWh/m2 anno (consumo di energia primaria per riscaldamento, raffrescamento, approntamento e distribuzione acqua calda sanitaria, energia elettrica degli elettrodomestici e corrente elettrica “ausiliaria”, ovvero a servizio degli impianti) ed il valore n50 (ricambio di aria interna per perdite attraverso gli spifferi in corrispondenza di una depressione/sovrappressione di 50 Pascal) deve risultare in opera minore di 0.6 h-1”.

“E’ grazie al raggiungimento di questi valori  - sottolineano i progettisti – che si è generalmente in grado di garantire il benessere termico senza che sia necessaria l’installazione di alcun impianto di riscaldamento di tipo convenzionale, ovvero di una caldaia, termosifoni o similari. Durante la stagione invernale infatti le perdite di calore per trasmissione attraverso l’involucro vengono quasi interamente compensate dagli apporti passivi di calore dovuti all’irraggiamento solare attraverso le finestre e dal calore generato all’interno dell’edificio dai suoi stessi occupanti e dalla dissipazione termica degli elettrodomestici. Da qui l’utilizzo del termine ‘passiv’. L’energia necessaria per pareggiare il bilancio termico residuo della struttura viene in genere provvista attraverso sistemi non convenzionali: ad esempio pannelli solari o pompa di calore per riscaldare l’aria dell’impianto di ventilazione meccanica controllata con elevato recupero di calore.

D’altra parte, una casa che produce più energia di quanta ne consuma a Rimini già c’è ed è abitata da una famiglia di 4 persone ormai dalla primavera del 2014. Si tratta della abitazione a consumi zero realizzata dalla Ubisol in prossimità della nuova darsena, inaugurata dal sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo. Per visitarla basta chiamare Ubisol allo 0541 786987 o inviare una mail a info@ubisol.it. A fine febbraio anche le telecamere de La 7 hanno fatto visita alla villa riminese: qui sotto il video del backstage.