L'ENERGIA PER LE PICCOLE ISOLE CI COSTA 70 MILIONI ALL'ANNO

venerd�, 24 luglio 2015

I generatori a gasolio per le isole costano annualmente 70 milioni di euro prelevati in bolletta: "Ora � possibile renderle indipendenti e dire basta all'inquinamento"

Le piccole isole italiane sembrano la rappresentazione in sedicesimi del paese. Almeno dal punto di vista dell’energia e degli sprechi. Tagliate fuori dalla rete elettrica che non arriva fino alle loro coste, le isole traggono per lo più la loro energia da costosi e inquinanti motori a gasolio. Insomma, mentre in Germania o nel nord Europa si alimentano intere cittadine con l’energia del sole, di fronte alla Sicilia o comunque in pieno Mediterraneo l’energia si prende dalle fonti fossili.

Ma non basta: mentre l’energia del sole o del vento sarebbe gratuita, quei generatori a gasolio per le isolette italiane rappresentano un costo annuo importante: una parte, circa 70 milioni di euro, viene pagata da tutti noi sulle bollette elettriche.

Nei giorni scorsi sono partiti nuovi progetti per Favignana (nella foto), Giglio e Lampedusa. favignana-ubisol.jpgSi tratta di semplici ipotesi, che dovranno trovare accoglienza e, quindi, concretezza negli uffici amministrativi e politici. Ma intanto Legambiente ha voluto disegnare uno scenario diverso. Nelle tre isole analizzate dall’associazione ambientalista la produzione di energia è garantita da centrali a gasolio. “Per loro è nato il progetto Isole Smart Energy – spiegano da Legambiente - pensato per immaginare e realizzare in queste realtà un nuovo modello energetico 100% rinnovabile, attraverso impianti da fonti rinnovabili e efficienti, integrati con smart grid e sistemi di accumulo in modo da ridurre consumi, emissioni e sprechi, avvicinando la domanda di energia e la sua produzione più efficiente”.

Per approfondire, basta andare a scaricare il dossier di Legambiente cliccando qui.