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“L’Enea chiarisce che i sistemi ibridi hanno diritto alle detrazioni fiscali. Si tratta dell’ultima novità per risparmiare sul riscaldamento: insieme pompa di calore e caldaia a condensazione”

Il sistema ibrido è l’ultima novità del mercato per le nostre case. Proprio perché di recente arrivo, caldaia-ibrida-sistema-rotex.jpgil decreto sulle detrazioni fiscali per il risparmio energetico non l’aveva annoverato espressamente. Così, da qualche parte, erano stati avanzati dubbi sulla possibilità che questi sistemi potessero essere acquistati con gli incentivi del 65%.

Adesso questo dubbio non esiste più: l’Enea, l’ente nazionale per l’energia, ha chiarito ufficialmente che anche i sistemi ibridi costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione (a fianco l’immagine dal sito Rotex) possono accedere alle detrazioni fiscali del 65%.

Per togliersi ogni dubbio sulle agevolazioni riservate alle ibride, basta andare sul sito Enea e leggere la domanda di un cittadino e la risposta che i tecnici dell’ente danno (insomma, le cosiddette Faq). Eccola riportata qui di seguito:

DOMANDA– “Sul mercato sono ormai disponibili sistemi innovativi per la climatizzazione invernale degli immobili, costituiti di un’unità esterna e di un’unità interna che in un unico contenitore prevede sia la caldaia a condensazione che una pompa di calore di piccola potenza. I produttori di questi sistemi dichiarano che gli stessi sono agevolabili al 55-65% facendo riferimento al comma 347 della legge finanziaria, ma prima di procedere all’acquisto, vorrei essere sicuro che installandoli, potrò usufruire di questi incentivi”.

RISPOSTA ENEA – “In linea generale, considerate le finalità della misura, volta a favorire gli interventi energeticamente sempre più efficienti, lo sviluppo tecnologico intercorso negli ultimi anni (nel 2007 questi apparecchi di fatto non esistevano), e il requisito posto alla base dell’incentivo (rendimento della caldaia), si ritiene che l’intervento oggetto del quesito sia compatibile con il sistema di detrazione fiscale per l’efficienza energetica. Quindi, nello specifico, si ritiene che ai fini dell’agevolazione ai sensi del comma 347, fermo restando il rispetto dei requisiti tecnici essenziali per la caldaia a condensazione (di cui al comma 1 dell’Art.9 del “decreto edifici”), la pompa di calore, nella configurazione connessa e integrata alla caldaia, rientri tra le apparecchiature elettriche ed elettroniche agevolabili ai sensi dell’Art.3 del “decreto edifici”. Si precisa che quanto sopra esposto è riferito esclusivamente alla configurazione relativa al riscaldamento invernale con macchine di piccola taglia”.

COME FUNZIONA UNA IBRIDA? ECCO UNA SEMPLICE SPIEGAZIONE

RISCALDAMENTO: FINALMENTE UNA SOLUZIONE REALE PER TAGLIARE LE SPESE

E’ forse il più importante traguardo raggiunto nel corso del 2013 per le tecnologie domestiche: una combinazione “ibrida”, che può essere installata anche nelle case dei tanti che non hanno la fortuna di avere un riscaldamento radiante a pavimento.

Quindi, in sostanza, un sistema che sostituisce la nostra vecchia caldaia e che ci fa tagliare a metà le spese di riscaldamento.

Insomma, se tutti gli anni dobbiamo spendere 2mila euro di gas per riscaldare la nostra villetta o il nostro appartamento, dopo aver installato il sistema ibrido (pompa di calore + caldaia a condensazione) le nostre bollette vengono tagliate fino alla metà, con un bel risparmio che va almeno dai 500 ai 700 euro annui.

Con un’altra bella opportunità per chi vuole effettuare i lavori entro il 2014: le detrazioni fiscali del 65%. Così il costo iniziale ci viene finanziato per quasi due terzi dallo Stato.

NUOVA TECNOLOGIA DA GERMANIA E GIAPPONE

Sembrerebbe l’uovo di Colombo, ma in effetti la tecnologia per far funzionare queste macchine è davvero innovativa. Tanto che sul mercato attualmente ne esiste solo una con funzionamento simultaneo dei suoi sistemi: quella proposta dalla Rotex, l’azienda con sede in Germania da sempre leader nel riscaldamento, impresa che da qualche anno è entrata a far parte del gruppo giapponese Daikin, i colossi mondiali della climatizzazione (basti pensare ai loro 48mila dipendenti). Insomma, tecnologie d’avanguardia che arrivano dai laboratori di ricerca di Germania e Giappone.

LA SOLUZIONE PER TUTTE LE ABITAZIONI

Cosa sono riusciti a fare tedeschi e giapponesi e perché se ne parla come di una piccola rivoluzione per il riscaldamento domestico?

Semplice, perché se è certo che le pompe di calore sono molto più efficienti (e quindi più risparmiose) delle caldaie a condensazione ed enormemente più efficienti delle caldaie tradizionali (il rapporto è di 1 a 4), è anche vero che finora potevano essere installate proficuamente solo da chi aveva la fortuna di vivere in una casa con un sistema di riscaldamento radiante, per intenderci quelli a pavimento (o a parete e soffitto). E questo perché i riscaldamenti a pavimento e similari funzionano con acqua a 35 gradi, temperatura ideale da far produrre a una pompa di calore. Ma i termosifoni tradizionali, i caloriferi a parete, hanno bisogno di essere scaldati con acqua fino a 80 gradi, una temperatura d’esercizio che vanifica alcuni dei vantaggi delle pompe di calore.

Ma adesso, con la pompa di calore ibrida appena arrivata in Italia (Ubisol di Rimini ha installato una delle prime sul territorio nazionale), questi paletti non esistono più. L’ibrida Rotex, infatti, ha il pregio di poter far circolare acqua a temperature adatte per i caloriferi a parete (i classici termosifoni), senza perdere i vantaggi d’esercizio della pompa di calore. Insomma, si risparmia la metà della bolletta semplicemente cambiando la caldaia, senza dover rimpiazzare i caloriferi o effettuare opere murarie.

ECCO COME FUNZIONA LA “IBRIDA”

Un aspetto fondamentale, che rende effettivamente unico questo prodotto nel panorama europeo, è quello della possibilità che i due sistemi di questo gioiello tecnologico funzionino simultaneamente. Proviamo a dare una spiegazione per chi non è laureato in ingegneria: il sistema ibrido Rotex si basa su una pompa di calore e su una caldaia, quindi si alimenta con gas e con elettricità.

Rotex spiega così i vantaggi della ibrida: “In funzione della temperatura esterna, dei costi dell’energia e della richiesta di calore, Rotex Hybrid System attiva la pompa di calore o la caldaiaoppure entrambe le tecnologie contemporaneamente con l’obiettivo di funzionare sempre nella modalità più economica possibile”. Quindi, per intenderci, il nostro impianto di riscaldamento non funzionerà più soltanto con il gas come con le caldaie, ma anche con l’elettricità. E la farà scegliendo la combinazione migliore per farci risparmiare.

Cosa significa per le nostre tasche e per le nostre bollette? Avendo gestito le prime installazioni in Italia, gli uffici tecnici Ubisol hanno riscontrato una serie di parametri riferiti a un esempio di massima in condizioni ottimali.

CONFRONTO TRA IBRIDA E CALDAIA TRADIZIONALE

Se attualmente per riscaldare la nostra abitazione con una caldaia tradizionale spendiamo 2mila euro di gas all’anno, installando al suo posto un sistema ibrido spenderemo circa 800 euro di gas e circa 500 euro di elettricità. Quindi con la ibrida avremo speso 1.300 euroall’anno contro i 2.000 che spendevamo prima.

CONFRONTO TRA IBRIDA E CALDAIA A CONDENSAZIONE

Se spendiamo sempre 2mila euro all’anno per scaldare un’abitazione con una caldaia a condensazionecon un’ibrida risparmieremo in particolare sulla componente elettrica, quindi spenderemo in un anno 1.500 euro, con un risparmio di 500 euro.

IBRIDA E FOTOVOLTAICO: RADDOPPIANO I VANTAGGI

Se esistono enormi vantaggi per un utente tradizionale, per una famiglia che ha un impianto fotovoltaico i risparmi sono ancora più evidenti, perché parte dell’elettricità che ci serve per scaldarci la produrremo gratuitamente, con il sole e con i nostri pannelli. Sempre senza dover effettuare opere murarie o stendere tubi in casa.

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