STUFE A PELLET, NUOVE REGOLE E INCENTIVI STATALI IN EMILIA ROMAGNA
  • News

“Facciamo chiarezza sulle nuove norme per le stufe a pellet e a legna in Emilia Romagna. Divieti da ottobre 2018. Incentivi del 65% a fondo perduto per cambiare stufa”

Nuove norme per stufe (a pellet e a legna) e per camini in Emilia Romagna. infografica-x-slide-sito-1-copia.jpgTanti i dubbi delle famiglie che utilizzano questo tipo di riscaldamento, con il timore di sbagliarsi e di essere fuori norma, come spesso succede quando vengono introdotti nuovi divieti.

Per questo proviamo a fare chiarezza in maniera schematica. Ecco un’analisi punto per punto.

IL DIVIETO PER LE STUFE – Il divieto di utilizzo riguarda sia le stufe a legna che quelle a pellet. Dal primo ottobre 2018 e fino al 31 marzo 2019, possono essere utilizzate solo stufe che siano di classe 2 STELLE o SUPERIORE. La classe è indicata nel libretto che accompagna la stufa. Il divieto da ottobre a marzo varrà per ogni anno a venire. Attenzione: nei prossimi anni la caldaia dovrà essere di classe sempre più alta: quindi meglio installare sin da ora un CLASSE 5.

NUOVE INSTALLAZIONI – Attenzione: le nuove installazioni devono avvenire con stufe di almeno 3 STELLE (ma, come detto, meglio andare sulle CLASSI 5). Per esser chiari: le stufe proposte da Ubisol sono tutte di CLASSE 5. Per intenderci: se installo una nuova stufa, dal primo ottobre deve avere almeno 3 STELLE. Se ho installato una stufa in casa prima del primo ottobre 2018, allora posso accenderla se ha almeno 2 STELLE. In pratica, una stufa di classe 2 STELLE posso utilizzarla se l’ho installata prima di ottobre, se la installo dopo non posso accenderla. Dal 1° gennaio 2020 si potranno installare solo impianti di classe 4 o superiore. Sempre meglio fare attenzione in fase di acquisto e verificare che la stufa sia almeno di CLASSE 3 STELLE. La cosa migliore, come fa Ubisol, è installare stufe di CLASSE 5.

IL DIVIETO CHE NON VALE SE NON SI HANNO I TERMOSIFONI – Se la stufa o il camino sono gli unici modi per riscaldare casa, il divieto non vale (anche se si abita in pianura).

IL DIVIETO NON VALE SOPRA I 300 METRI DI ALTITUDINE – Per i comuni al di sopra dei 300 metri di altitudine, il divieto non vale. Meglio togliere ogni dubbio: il divieto non vale per tutto il territorio del comune montano, anche per chi ha casa in quel comune ma con l’abitazione che è in una zona al di sotto dei 300 metri di altitudine.

LE REGIONI – Le regioni dove scattano i divieti sono quelle del bacino padano. Oltre all’Emilia-Romagna, il Veneto, il Piemonte e la Lombardia. Le Marche, la Toscana o l’Umbria non hanno, al momento, queste limitazioni.

VECCHIE STUFE DI CLASSE INFERIORE – Ci sono famiglie che hanno in casa delle stufe installate diversi anni fa e che non hanno le due stelle. E’ per queste stufe che è vietato l’utilizzo.infografica-6-ok.jpg

IL DIVIETO PER I CAMINI – Per date e territori, stesse regole delle stufe.

IL DIVIETO NON VALE PER PIZZERIE E RISTORANTI – Ristoranti e pizzerie che utilizzano camini e forni per cucinare non dovranno spegnerli, naturalmente. Ma non pensiate di giustificare l’accensione del camino a casa dicendo che lo utilizzate per la grigliata.

LE DATE – Rapido riepilogo: dal 1° ottobre 2018 e fino al 31 marzo 2019 non si possono utilizzare stufe di classe 1 STELLA o inferiore. Sempre dal 1° ottobre 2018, la stufa da installare deve appartenere almeno alla CLASSE 3 STELLE. Dal 1° gennaio 2020, potranno essere installate solo stufe di CLASSE 4 STELLE o superiore.

IL MOTIVO DEL DIVIETO – Camini e stufe di vecchia generazione sono altamente inquinanti. Il divieto tutel al’aria che respiriamo, quella che respirano i bambini. Un solo dato: in Emilia-Romagna oltre il 50% delle emissioni di Pm10 è dovuto al riscaldamento domestico a biomassa (camini e vecchie stufe a legna o pellet). L’inquinamento di auto e camion, per fare un raffronto, produce il 27% del PM10 (le famigerate polveri sottili) contro il 51% di stufe e camini.

CONTROLLI – Vengono effettuati controlli dalla polizia municipale. La polizia municipale può ricevere segnalazioni anche dai cittadini.

COSA FARE SE SI HA UNA STUFA DI CLASSE 1 O INFERIORE– La stufa non può più essere utilizzata, va cambiata.

INCENTIVI STATALI PER CAMBIARE STUFA – Il Conto Termico 2.0 riserva soldi a fondo perduto fino al 65% della spesa. Sono soldi che vengono versati direttamente sul conto corrente di chi acquista, in contanti. Quindi per ogni euro che io investo, lo stato me ne dà 2. Un esempio: se la nuova stufa costa 3mila euro, lo Stato mi dà 2mila euro in contanti direttamente sul conto corrente. Oltre al Conto Termico 2.0, ci sono anche le detrazioni fiscali del 65%. Ubisol si occupa di tutte le pratiche per gli incentivi statali e le detrazioni.

Una nota a margine: Ubisol tratta solo stufe di classi energetiche elevate.

Quindi nessun problema per i nostri clienti vecchi e nuovi e per il futuro.

Per qualsiasi informazione, per chiarimenti e preventivi: info@ubisol.it o 0541 78 69 87.

Chiudi il menu
Richiedi un sopralluogo e un preventivo gratuito
Sito Wordpress Responsive: Pensareweb Siti Wordpress